Esiste la scarpa da running ideale per tutti? La risposta è assolutamente no, cosi come non esiste la scarpa ideale per un singolo corridore. Esistono scarpe che vanno bene per determinati allenamenti, scarpe da utilizzare durante un’infiammazione acuta, e altre da utilizzare nella fase successiva quando l’infiammazione diventa cronica. Insomma, ci vorrebbe una scarpa per ogni giorno della settimana.
Come scegliere la scarpa adatta a un runner?
Ci sono tanti fattori da valutare ancora prima di parlare di scarpe.
Quando un paziente mi chiede quale scarpa sia adatta a lui faccio sempre una premessa; non è detto che spendendo di più si abbia il meglio.
In generale prima di stabilire il tipo di scarpa si deve tener in considerazione lo stile di corsa, la distanza media percorsa, il tipo di atleta (amatore o elite) e le patologie passate o presenti.
Cosa è il minimalismo della scarpa?
Per scarpa minimalista si intende la scarpa che interferisce nel minor modo possibile con il movimento naturale del piede nudo.
Alcuni esperti hanno individuato cinque fattori per valutare l’indice di minimalismo di una scarpa (fig2). Come potete notare sono caratteristiche facilmente rilevabili al momento dell’acquisto; nelle schede tecniche delle scarpe almeno 3 di questi 5 sono sempre indicati.
E’ facile capire che una scarpa rigida e pesante, condiziona in modo importante la corsa; cosi come una scarpa dal drop elevato può creare problemi nell’appoggio, sopratutto per chi corre appoggiando prima il tallone. Ci sono tanti studi che confermano che la scarpa massimalista tende a influenzare la tecnica di corsa del runner rendendola meno naturale e spontanea; questi cambiamenti nella biomeccanica, sono spesso causa dei fastidi, problemi o addirittura infortuni.
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